Formalità amministrative per l'ingresso negli Stati Uniti —
Per le formalità amministrative più aggiornate ti invitiamo a consultare sempre "Viaggiare Sicuri", il sito ufficiale della Farnesina. Qui troverai anche informazioni utili sulle leggi locali, la tua sicurezza ed eventuali scadenze e obblighi riguardanti i documenti d'identità necessari. Se non sei cittadino italiano ti raccomandiamo di informarti in merito alle formalità amministrative presso la tua ambasciata. In particolare ai cittadini svizzeri chiediamo di informarsi in merito alle formalità amministrative visitando il sito del Dipartimento federale degli affari esteri.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
Passaporto: Sì
Necessario, con data di scadenza successiva alla data prevista per il rientro in Italia.
Per i cittadini di Corea del Nord, Iran, Libia, Siria, Somalia, Venezuela e Yemen sono in vigore le misure restrittive adottate il 24 settembre 2017.Per ulteriori informazioni sull’applicazione delle misure si consiglia di rivolgersi alle autorità diplomatiche e consolari americane in Italia e di consultare il seguente link del Dipartimento di Stato USA: https://travel.state.gov/content/travel/en/us-visas/visa-information-resources/presidential-proclamation-archive/RevisionatoPresidentialProclamation9645.html
I viaggi dagli Stati Uniti a Cuba (per tutti i viaggiatori anche non cittadini americani) restano soggetti a forti restrizioni (https://www.ecfr.gov/cgi-bin/text-idx?SID=b5ee59d94ee45bba6a049240298f1cff&mc=true&node=se31.3.515_1560&rgn=div8); non sono in particolare consentiti viaggi turistici a Cuba con partenza dagli Stati Uniti.
Visa Waiver Program
Il programma Visa Waiwer Programme consente a cittadini di 38 Paesi, tra cui l’Italia (cfr. https://www.dhs.gov/visa-waiver-program-requirements), di entrare negli Stati Uniti per motivi di affari e/o turismo per soggiorni non superiori a 90 giorni senza dover richiedere un visto d’ingresso. Per tutte le altre finalita’, e’ invece necessario richiedere il visto d’ingresso (cfr. infra). Per entrare negli Stati Uniti nell’ambito del programma "Viaggio senza Visto" (Visa Waiver Program) è necessario ottenere un'autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization). L'autorizzazione, che ha durata di due anni, o fino a scadenza del passaporto, va ottenuta prima di salire a bordo del mezzo di trasporto, aereo o navale, in rotta verso gli Stati Uniti accedendo, almeno 72 ore prima della partenza, tramite Internet al Sistema Elettronico per l’Autorizzazione al Viaggio (ESTA: Electronic System for Travel Authorization) - sito https://esta.cbp.dhs.gov. Il Programma ESTA ha subito alcune importanti modifiche a seguito dell’approvazione da parte del Congresso americano del ''Visa Waiver Program Improvement and Terrorist Travel Prevention Act of 2015'' (dicembre 2015), una legge che comporta nuove condizioni per chi intende viaggiare verso gli Stati Uniti in esenzione da visto. Si sintetizzano qui di seguito le misure di attuazione della nuova normativa, raccomandando anche a chi ha un ESTA in corso di validità di controllare attentamente, prima della partenza, i siti web delle Sedi diplomatiche e consolari statunitensi per verificare la sussistenza della possibilità di essere ammessi negli USA senza visto.
Le principali novità della normativa riguardano:
- dal 21 gennaio 2016 sono in vigore restrizioni per le seguenti categorie di viaggiatori di Paesi partecipanti al VWP, i quali per poter entrare negli Stati Uniti dovranno munirsi di regolare visto:
- cittadini di Paesi VWP che siano anche cittadini di Iran, Iraq, Siria e Sudan;
- dal 18 febbraio 2016 le restrizioni si applicano anche per gli individui che si sono recati, dal 1 marzo 2011 in poi, in uno dei seguenti Paesi: Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen.
I funzionari di governo (''full-time'') e il personale militare di Paesi del VWP recatisi nei suindicati Stati per ragioni di servizio sono esclusi da tale restrizione.
Le autorità USA possono peraltro concedere eventuali ''eccezioni'' a tali restrizioni (valutando ''on a case by case basis'') per i richiedenti ESTA che rientrino in una delle seguenti categorie di viaggiatori:
1) Persone che hanno viaggiato in Iran, Iraq, Sudan o Siria
- per conto di ''international, regional, or sub-national organization on official duty'';
- per conto di ''humanitarian NGO on official duty'';
- in qualità di giornalista ''for reporting purposes''.
2) Persone che hanno viaggiato in Iran ''for legitimate business-related purposes'' a seguito della conclusione del ''Joint Comprehensive Plan of Action'' con l’Iran del 14 luglio 2015.
3) Persone che hanno viaggiato in Iraq ''for legitimate business-related purposes''.
4) Persone che hanno viaggiato in Iraq, Siria, Iran, Sudan, Libia, Somalia, or Yemen che mantengono “current Global Entry program membership”.
In tali casi, è fondamentale presentare alle Autorità USA tutti i documenti in grado di provare l'appartenenza ad una delle categorie indicate.
In tutti i casi dubbi, si raccomanda di contattare sempre le Autorità USA in Italia (Ambasciata e/o Consolati) e/o procedere alla richiesta del visto.
Per usufruire del programma "Visa Waiver Program" è necessario:
- essere in possesso di un passaporto elettronico. Dal 1° aprile 2016, per poter entrare nel territorio degli Stati Uniti in regime di esenzione del visto (attraverso l’ESTA), è introdotto il requisito obbligatorio del possesso di un passaporto elettronico contenente i dati biografici e biometrici del titolare. Si intende per “passaporto elettronico” il libretto dotato di microprocessore);
- viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo. Va tenuto ben presente che il soggiorno negli Stati Uniti sulla base di un ESTA non dà alcun titolo a svolgere attività remunerate, anche saltuarie (per cui occorrono specifici visti);
- rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni. La permanenza nel Paese oltre i 90 giorni può compromettere la possibilità di usare nuovamente il programma Visa Waiver. Si attira l’attenzione sul rigore con cui viene applicata la normativa vigente: anche pochi giorni di “Overstay” (permanenza in territorio statunitense oltre il consentito) possono comportare l’intervento delle Autorità americane che può arrivare sino alla detenzione anche per periodi prolungati e/o compromettere la possibilità di futuri ingressi nel Paese. A seguito di recenti casi, si segnala infine una particolare severità delle autorità lungo il confine terrestre tra lo Stato di Washington e il Canada e tra il Messico e gli Stati della California e del Texas.
- possedere un biglietto di ritorno.
In mancanza anche di uno dei suddetti requisiti, è necessario richiedere il visto presso l’Ambasciata o il Consolato USA presenti in Italia.
Le risposte che verranno fornite dal sistema “ESTA” potranno essere di tre tipi:
1)“Authorisation Approved”, nel caso di concessione dell’autorizzazione. L’autorizzazione sarà valida per due anni o fino a quando il passaporto del viaggiatore non scade e consentirà la possibilità di effettuare più viaggi negli Stati Uniti senza che per ognuno di essi sia necessaria una nuova registrazione on-line ed una conseguente nuova autorizzazione;
2) Travel not Authorized”, nel caso di diniego dell’autorizzazione. In tal caso occorrerà rivolgersi al Consolato americano per richiedere il visto.
3) “Authorization Pending”, nel caso in cui siano necessarie ulteriori informazioni ai fini del rilascio dell’autorizzazione.
L’“ESTA” (come già avviene attualmente in base al “Visa Waiver Program") non garantirà un’automatica ammissione in territorio americano che sarà lasciata alla discrezionalità delle competenti Autorità doganali e di frontiera.
Al fine di facilitare il processo di valutazione dei dati forniti con la registrazione, si consiglia di compilare il modulo ESTA con ampio anticipo.
Per maggiori informazioni riguardo il programma “ESTA” si consiglia di consultare direttamente il sito internet: www.cbp.gov./travel.
A complemento del programma di Sicurezza ESTA, un’ulteriore procedura è entrata in vigore dal 6 settembre 2010 denominata “Secure Flight Program”. Tale programma, sviluppato dall’Autorità statunitense TSA (Transportation Security Administration), si applica a tutti i passeggeri che viaggiano da/per e all’interno degli Stati Uniti. Il Secure Flight Program richiede che una serie di informazioni (cognome e nome, data di nascita, genere maschile o femminile) siano fornite per tutti i passeggeri che prenotano e acquistano biglietti per viaggi da/per o all'interno degli USA.
Informazioni complete e dettagliate su quanto è richiesto al passeggero sono reperibili consultando il sito: www.tsa.gov, o attraverso la compagnia aerea utilizzata o il proprio agente di viaggio.
Visto d’ingresso: Si
Se nel vostro voucher verrà indicata, nella sezione "Non comprende", la dicitura "Visto da fare obbligatoriamente in loco" allora il visto dovrà esser necessariamente fatto in aeroporto. In caso contrario sarà possibile fare il visto seguendo le istruzioni descritte in seguito nella sezione "Visto d'ingresso".
Vedi voce “Visa Waiver Program”. In mancanza anche di uno solo dei requisiti necessari per usufruire del "Viaggio senza Visto" è necessario richiedere il visto presso l’Ambasciata o il Consolato USA presenti in Italia.
Tutti i cittadini italiani che entrano nel Paese, in esenzione di visto “Visa Waiver Program” o con visto USA di una delle seguenti categorie:
- B1/B2 affari o turismo per periodi di permanenza superiori ai 90 giorni o per sanare precedenti situazioni irregolari;
- F/M/J/Q -studenti, studiosi, ricercatori, scienziati, anche in ambito di scambi culturali;
- H/L/O/P- lavoratori temporanei;
- C1- in transito verso paesi terzi;
- C1/D -equipaggi d’aerei o navi;
- R- (religiosi);
- I - (giornalisti);
- E - (operatori economici e commerciali)
sono soggetti nell’ambito del programma “US-VISIT” all’acquisizione delle impronte digitali (indice sinistro e destro) e della fotografia digitale all’arrivo alle frontiere americane (aeroporti e porti e in futuro anche alle frontiere terrestri).
Respingimenti
In presenza di problematiche amministrative derivanti da precedenti soggiorni negli Stati Uniti (es. multe per eccesso di velocità, superamento del periodo di permanenza concesso in precedenti viaggi, ecc.) o di elementi che indicano l’intendimento di titolari di ESTA di fare ingresso negli Stati Uniti per motivi diversi da quelli previsti (affare e/o turismo), gli stranieri in arrivo negli aeroporti USA possono essere respinti (e/o sottoposti a misure detentive anche prolungate), con gravi disagi per il viaggiatore che dovrà rientrare nel proprio Paese a proprie spese. Al fine di evitare tali situazioni, si raccomanda ai connazionali che ritengano di poter avere problemi di accesso negli Stati Uniti per i motivi di cui sopra, di chiedere preventivamente il visto d'ingresso agli Uffici Consolari USA presenti in Italia. Per informazioni relative al visto di ingresso, consultare la scheda alla voce “Visto d’ingresso”
Controllo dei passeggeri
Nei maggiori scali aeroportuali degli Stati Uniti sono stati introdotti per il controllo passeggeri veri e propri “body scanners”, sistemi accurati di controllo elettronico a bassa emissione di raggi X. I passeggeri che non intendano sottoporsi a tale tipo di controllo possono chiedere di essere sottoposti a quello “pat down” (cioè perquisizione fisica manuale).
Si consiglia, inoltre, di verificare attentamente la lista degli articoli ammessi o vietati a bordo consultando la compagnia aerea utilizzata.
Si ricorda infine l'obbligo, per i possessori di "carta verde", di risiedere negli Stati Uniti per almeno 6 mesi nel corso dell'anno, e di segnalare alle Autorità d'immigrazione le eventuali variazioni di residenza durante la permanenza nel Paese e di verificare la normativa prevista per le persone con carte verdi in corso di rinnovo (https://www.uscis.gov/green-card/after-green-card-granted/international-travel-permanent-resident).
Viaggi all’estero dei minori
Dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Non saranno ammessi minori senza documenti, anche se il loro nome è presente sul passaporto dei genitori. Tali informazioni si riferiscono generalmente ai soli cittadini italiani e maggiorenni. Per qualsiasi situazione diversa (ad esempio minori, cittadini stranieri) sarà necessaria una verifica, da parte dei clienti direttamente interessati, presso le autorità competenti. Voyage Privé non è responsabile in caso di modifica della normativa vigente.
Formalità amministrative per l'ingresso in Canada —
Per le formalità amministrative più aggiornate ti invitiamo a consultare sempre "Viaggiare Sicuri", il sito ufficiale della Farnesina. Qui troverai anche informazioni utili sulle leggi locali, la tua sicurezza ed eventuali scadenze e obblighi riguardanti i documenti d'identità necessari. In particolare ai cittadini svizzeri chiediamo di informarsi in merito alle formalità amministrative visitando il sito del Dipartimento federale degli affari esteri.
Passaporto: Si
E' richiesto il passaporto con validità pari almeno alla durata del soggiorno. Si suggerisce tuttavia che il passaporto abbia validità di almeno sei mesi della data di ingresso nel Paese.Si consiglia comunque di contattare, prima di intraprendere il viaggio, gli Uffici diplomatici e Consolari del Canada in Italia e all’estero per acquisire informazioni aggiornate riguardo a possibili modifiche di tali termini.
Visto d’ingresso: No
Se nel vostro voucher verrà indicata, nella sezione "Non comprende", la dicitura "Visto da fare obbligatoriamente in loco" allora il visto dovrà esser necessariamente fatto in aeroporto. In caso contrario sarà possibile fare il visto seguendo le istruzioni descritte in seguito nella sezione "Visto d'ingresso".
Per un soggiorno breve fino a sei mesi, esclusivamente per motivi di turismo o di affari, non vi è obbligo di visto ed è sufficiente esibire un passaporto valido per tutta la durata del soggiorno previsto. L’Ufficiale di polizia di frontiera può tuttavia discrezionalmente limitare la durata del soggiorno al periodo previsto per lo scopo del viaggio. Per lavorare o studiare in Canada è necessaria la previa concessione di un permesso di lavoro o di studio da parte delle competenti autorità canadesi.L’ingresso può essere in particolare rifiutato quando la polizia di frontiera ritenga che il motivo effettivo del viaggio non corrisponda a quello dichiarato. Nel quadro dei controlli all’arrivo, gli agenti del Canada Border Service Agency (CBSA) possono richiedere ai viaggiatori di rivelare le password di accesso a laptop o smartphone al fine di raccogliere ulteriori elementi per verificare la corrispondenza tra il motivo dichiarato del viaggio e quello effettivo. E’ possibile rifiutare l’accesso ai propri dispositivi personali, ma ciò può contribuire al diniego dell’ingresso nel Paese.
Allo stesso modo, durante un soggiorno per motivi di turismo in Canada è tassativamente vietato:
• esercitare qualsiasi attività professionale (anche di baby sitter, cuoco, cameriere, commesso, ecc.);
• effettuare tirocini, retribuiti o non;
• seguire degli studi per un periodo di sei mesi.
Per ciascuna delle suddette attività occorre infatti essere muniti dei relativi visti di ingresso da richiedere presso l'Ambasciata del Canada a Roma.
Gli agenti della CBSA sono infatti molto rigorosi su questo punto e negano l'ingresso in Canada ai viaggiatori stranieri sprovvisti di apposito visto in caso di fondati dubbi sui motivi del loro soggiorno in Canada (per esempio in caso di mancanza di biglietto di ritorno o di insufficienza di risorse finanziarie), disponendone l'arresto e/o il rimpatrio immediato. La decisione dei funzionari di frontiera canadesi di negare, per qualsiasi motivo, l’ingresso di uno straniero sul territorio nazionale, si basa sul principio “who hears decides”, salvo il ricorso al superiore gerarchico del funzionario di frontiera che decide sull’ingresso. Qualora le autorità di frontiera lo ritengano opportuno, possono disporre che lo straniero cui è stata negata l’autorizzazione all’ingresso nel Paese trascorra in appositi “centri di detenzione” presso l’aeroporto il tempo di attesa per il primo volo disponibile per il rimpatrio.
Considerato il margine di discrezionalità lasciato ai funzionari di frontiera canadesi, si suggerisce, prima della partenza, un’attenta consultazione della seguente pagina del sito internet della CBSA www.cbsa-asfc.gc.ca/travel-voyage/ivc-rnc-eng.html.
I viaggiatori che giungono in Canada per via aerea e che devono imbarcarsi su un volo nazionale in coincidenza dovranno ritirare il bagaglio all’arrivo del volo internazionale, presentarsi ai controlli doganali e riconsegnare il bagaglio all’apposito banco accettazione situato nell’area transiti.
Istruzioni speciali in caso di scalo negli USA:
Anche in caso di semplice scalo negli Stati Uniti è necessario pre-munirsi di autorizzazione ESTA. Prima di organizzare un viaggio si consiglia di visitare il sito https://esta.cbp.dhs.gov, sia per acquistare l’autorizzazione sia per verificare se sia necessario rinnovare una autorizzazione di cui si è già in possesso.
L'autorizzazione va ottenuta prima di salire a bordo del mezzo di trasporto, aereo o navale, in rotta verso gli Stati Uniti, e va portata con sé insieme al vostro passaporto elettronico accettato negli Stati Uniti. Sono accettati tutti i passaporti rilasciati in Italia dal 26 ottobre 2006 e tutti i passaporti con microchip elettronico inserito nella copertina. Non è più necessario acquistare alcun tipo di bollo per il passaporto.
Ai sensi della legge americana, i viaggiatori appartenenti alle seguenti categorie non saranno più idonei a viaggiare e ad essere ammessi negli Stati Uniti se non richiedendo autorizzazione all’ambasciata:
- cittadini di paesi soggetti all’autorizzazione ESTA (detti anche paesi VWP) che abbiano effettuato viaggi, o risultano essere stati, in Iran, Iraq, Sudan o Siria a partire dal 1 marzo 2011;
- cittadini di paesi soggetti all’autorizzazione ESTA in possesso di doppia cittadinanza iraniana, irachena, sudanese o siriana.
Per informazioni sulle richieste di visto visitate i siti: http://italian.italy.usembassy.gov/visti.html o http://travel.state.gov
Data la variabilità della normativa in materia, tutte le informazioni relative ai documenti di espatrio riportate sopra sono da considerarsi indicative. Inoltre, tali informazioni si riferiscono generalmente ai soli cittadini italiani e maggiorenni. Per qualsiasi situazione diversa (ad esempio minori, cittadini stranieri) sarà necessaria una verifica, da parte dei clienti direttamente interessati, presso le autorità competenti. In ogni caso, si consiglia di controllare sempre la regolarità dei propri documenti presso tali autorità, in tempo utile prima della partenza. Per maggiori informazioni e precisazioni è possibile rivolgersi agli uffici di rappresentanza, ove esistenti, dello Stato di destinazione. Oppure consultare il sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri Italiano www.viaggiaresicuri.it o chiamare il numero 06.491115 per avere informazioni aggiornate. Voyage Prive non è responsabile in caso di modifica della normativa vigente.
Viaggi all’estero dei minori: Dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani che viaggiano dovranno essere muniti di documento di viaggio individuale. Pertanto, a partire dalla predetta data i minori, anche se iscritti sui passaporti dei genitori in data antecedente al 25 novembre 2009, dovranno essere in possesso di passaporto individuale oppure, qualora gli Stati attraversati ne riconoscano la validità, di carta d’identità valida per l’espatrio o di altro documento equipollente.
Si ricorda, in ogni caso, che per poter viaggiare in Canada, il minore di 18 anni straniero deve avere l'autorizzazione di un genitore o di un tutore. Il documento che autorizza il viaggio del minore deve anche indicare la destinazione e la durata del soggiorno.Se il minore è accompagnato da un solo genitore, si consiglia di far predisporre una lettera di autorizzazione firmata dall'altro genitore.
Il genitore separato, con custodia condivisa del figlio minore, deve mostrare la prova dell’assenso al viaggio dell’altro genitore.
Qualsiasi altro adulto deve avere una autorizzazione scritta dei genitori o del tutore legale del minore.
Per le eventuali modifiche a tale norma si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presenti in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Animali domestici
Cani e gatti domestici importati dall'Italia, accompagnati dal proprietario, possono entrare in Canada con un certificato originale e valido in inglese o francese rilasciato da un veterinario ufficiale del Paese di provenienza. Il certificato deve identificare chiaramente l'animale e dichiarare che è vaccinato contro la rabbia.Il Certificato deve indicare la razza, il colore, il peso dell’animale e specificare il tipo di vaccino utilizzato (marca commerciale), incluso il numero di serie e la durata della validità (fino a tre anni). Se la validità non viene indicata nel certificato il vaccino sarà considerato valido per un anno.
Non c’è un periodo minimo di attesa imposto tra quando l'animale viene vaccinato contro la rabbia e quando può entrare in Canada.
Se l'animale dovesse giungere in Canada e non essere provvisto di suddetto certificato, un ispettore locale ordinerà al proprietario, che si dovrà fare carico delle spese, di far vaccinare l'animale entro un certo periodo di tempo e di consegnargli il relativo certificato veterinario.
La vaccinazione antirabbica o la presentazione di un certificato attestante che il cane proviene da un Paese esente da rabbia non sono richieste se l'animale è di età inferiore ai 3 mesi.
L'importazione di cani aventi compiti specifici (per es. cani guida) non è sottoposta a nessuna condizione, ma gli animali devono essere accompagnati dal loro proprietario.
Per completezza d'informazione si fa presente che il Canada richiede differenti modalità per l'ingresso di animali domestici provenienti da paesi indicati come esenti da rabbia (rabies-free) e l'Italia non è inclusa tra detti paesi. Maggiori informazioni possono essere reperite al seguente sito web: www.inspection.gc.ca/english/anima/animae.shtml
Restrizioni: I cani di razza "pitbull" non sono ammessi nell'Ontario.