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Il cuore di Lecce

Non perderti la meravigliosa opportunità di un weekend a Lecce con le nostre migliori offerte. Famosa per lo stile barocco che impernia tutta la città, Lecce è stata definita la Firenze del sud. La città salentina ha comunque un fascino e un'identità tutta sua. Dalle antiche mura attraversando Porta Napoli, Porta San Biagio o Porta Rudiae, si entra nel borgo antico ricco monumenti dall'inconfondibile stile barocco e costruiti con la locale pietra leccese. Tra i più noti ci sono la Basilica di Santa Croce, Palazzo dei Celestini, varie chiese greco-bizantine sparse per tutto il centro storico e il Castello Carlo V. Le vedute più famose della città sono quelle di Piazza Sant'Oronzo e Piazza Duomo. La storia di questa città inizia sicuramente con i messapi, per poi crescere in età romana e trovare il suo pieno sviluppo con la conquista da parte dei Normanni. Sarà, infatti, Roberto il Guiscardo a fondare la contea leccese che per tutta l'epoca medievale fu il punto d'incontro della cultura cavalleresca nel sud. Passando poi al dominio degli Svevi, degli Angioini, dei Brienne e dei Del Balzo Orsini, la città cresce fino a giungere sotto il dominio spagnolo di Carlo V, quando Lecce si accresce di opere artistiche vivendo una vera e propria rinascita culturale che la condurrà dal barocco tipico e diffuso in tutta la città ad alcuni assaggi di stile neoclassico per gli edifici costruiti sotto Napoleone.

Cosa vedere a Lecce

Sicuramente è Piazza Sant’Oronzo situata nel centro storico il posto più emblematico della città. La piazza si dispiega sull'Anfiteatro Romano, di cui sono visibili le rovine otto metri sotto il manto stradale della piazza. Scavato nel tufo, negli scavi si ammirano le arcate, l'arena e le gradinate dell'anfiteatro. Conservati in ottimo stato anche i fregi marmorei sul parapetto, che raffigurano scene di combattimento tra gladiatori e bestie. La struttura tipica degli anfiteatri romani si riscontra anche nella presenza dei due corridoi concentrici che posti sotto le gradinate servivano a far defluire il pubblico degli spettacoli, collegandosi all'esterno con un porticato. Custodite nel Museo Sigismondo Castromediano le statue rinvenute negli scavi come quella di Amazzone ferita e una testa di Efebo. La piazza che ospita questi scavi prende invece il nome dal Santo Patrono di Lecce, Sant'Oronzo a cui è dedicata la statua fulcro della piazza. Progettato nel 1539 dal celebre architetto salentino Gian Giacomo D'Acaya il Castello di Carlo V, il sovrano a cui i leccesi tributarono persino un Arco di Trionfo l'attuale Porta Napoli, che fece costruire la fortificazione per proteggere la città dalle invasioni nemiche. Il castello è costituito da tre piani, i sotterranei, il piano del cortile e quello superiore, ha una pianta trapezoidale e quattro bastioni ovvero quello di S. Croce, di S. Martino, di S. Giacomo e della S. Trinità. Oggi la struttura ospita al suo interno il Museo della Cartapesta. La cartapesta è un'arte tipica della zona e il museo custodisce opere recenti, ma anche risalenti al XVI secolo. Meritano una visita anche la Basilica di S. Croce e il Duomo della città.

L'enogastronomia leccese

La cucina leccese come tutta quella pugliese ha origini antichissime. Con la colonizzazione greca e poi la dominazione romana la regione divenne il centro delle comunicazioni con l'Oriente, conquistando grande rilevanza strategica ed economica. Anche la conformazione territoriale, la Puglia vanta più di ottocento chilometri di costa, ha contribuito fortemente a influenzare la tradizione culinaria pugliese, improntata da un lato allo sfruttamento delle risorse ittiche e dall'altro alla coltivazione agricola nelle zone più interne. Caposaldo di questa cucina il conchigliame, dal francese coquillage, ovvero i frutti di mare. Una grande varietà che è consumata sia cruda che cotta. A farla da padrone sono cozze, ostriche, scampetti e calamaretti. Quindi tanto il pesce che potrete gustare nei locali sparsi per le vie di Lecce, tipico il pesce azzurro che viene prima fritto e poi marinato nell'aceto rosso insieme a mollica di pane raffermo, aglio e menta. Non solo pesce, ma anche formaggi con la tradizionale burrata, la giuncata e il pecorino del Salento. Tra pizzica e tarantella, le musiche popolari della zona, trovano spazio anche le lumache servite fritte, arrosto o in sugo, che si accompagnano a pane rigorosamente cotto in forno a legna con olio d'oliva, melanzane al peperoncino, aglio e menta. Il piatto tipico di carne sono gli gnumareddhi, cioè involtini di carne di cavallo cotti alla brace. Golosi anche i piatti di verdure con la marenna, pane fritto in olio con rape, fagioli e peperoncino o con la papaina, foglie di papavero condite con peperoncino, noci e buccia di limone. Ampio spazio anche ai dolci con le zeppole, gustose ciambelle fritte con crema pasticcera e guarnizione all'amarena o con il pasticciotto leccese una sorta di plume cake fatto di pasta frolla farcita di crema pasticcera e cotto in forno. Non perdere l'occasione di un weekend a Lecce grazie alle nostre migliori proposte. Iscriviti al sito e guarda tutte le offerte che selezioniamo con cura per te.

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