Formalità amministrative a Dubai —
Per le formalità amministrative più aggiornate ti invitiamo a consultare sempre "Viaggiare Sicuri", il sito ufficiale della Farnesina. Qui troverai anche informazioni utili sulle leggi locali, la tua sicurezza ed eventuali scadenze e obblighi riguardanti i documenti d'identità necessari. Se non sei cittadino italiano ti raccomandiamo di informarti in merito alle formalità amministrative presso la tua ambasciata.
In particolare ai cittadini svizzeri chiediamo di informarsi in merito alle formalità amministrative visitando il sito del Dipartimento federale degli affari esteri.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
Passaporto: Sì
Necessario e con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’ingresso negli Emirati Arabi Uniti. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.Si segnala che i controlli alle frontiere di ingresso sono stati resi più stringenti e approfonditi in conseguenza del deterioramento della situazione nella regione e vi sono stati casi di diniego dell’ingresso nel Paese di cittadini italiani e dell’Unione Europea per non meglio precisati “motivi di sicurezza”.
Visto d’ingresso: No
Se nel vostro voucher verrà indicata, nella sezione "Non comprende", la dicitura "Visto da fare obbligatoriamente in loco" allora il visto dovrà esser necessariamente fatto in aeroporto. In caso contrario sarà possibile fare il visto seguendo le istruzioni descritte in seguito nella sezione "Visto d'ingresso".
Dal 7 maggio 2015, è entrata in vigore l’esenzione dal visto EAU per corto soggiorno (sino a 90 giorni ogni 180) a favore dei cittadini UE che intendano recarsi negli Emirati Arabi Uniti. Si attira l'attenzione sul fatto che ciò potrebbe rendere più difficile la pratica, sempre sconsigliata e di fatto elusiva delle norme di immigrazione emiratine, di prolungare i soggiorni senza visto attraverso viaggi lampo in Oman.
Viaggi all’estero dei minori
Dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Non saranno ammessi minori senza documenti, anche se il loro nome è presente sul passaporto dei genitori.
Tali informazioni si riferiscono generalmente ai soli cittadini italiani e maggiorenni. Per qualsiasi situazione diversa (ad esempio minori, cittadini stranieri) sarà necessaria una verifica, da parte dei clienti direttamente interessati, presso le autorità competenti. Voyage Privé non è responsabile in caso di modifica della normativa vigente.
Formalità amministrative in Giappone —
Per le formalità amministrative più aggiornate ti invitiamo a consultare sempre "Viaggiare Sicuri", il sito ufficiale della Farnesina. Qui troverai anche informazioni utili sulle leggi locali, la tua sicurezza ed eventuali scadenze e obblighi riguardanti i documenti d'identità necessari. Se non sei cittadino italiano ti raccomandiamo di informarti in merito alle formalità amministrative presso la tua ambasciata.
In particolare ai cittadini svizzeri chiediamo di informarsi in merito alle formalità amministrative visitando il sito del Dipartimento federale degli affari esteri.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
Passaporto: Sì
Necessario, in corso di validità. Al momento dell’ingresso nel Paese bisogna essere in possesso anche del biglietto aereo di ritorno. Dal 2007 è entrata in vigore la nuova legge sull’immigrazione che prevede misure di controllo applicabili agli stranieri in entrata nel Paese (presa delle impronte digitali e foto del volto). Da tali controlli sono escluse alcune categorie di stranieri 1) i minori di 16 anni; 2) chiunque svolga un’attività che ricada sotto lo status di “residence for diplomat or official”; 3) chi sia invitato dal titolare di un’Amministrazione pubblica giapponese; 4) chi venga indicato, con un’ordinanza del locale Ministero della Giustizia, come equivalente alle categorie di cui al punto 2) o 3).In caso di smarrimento e successivo ritrovamento del passaporto, al fine di evitare possibili lunghe attese, si raccomanda di portare con sè, ove disponibile, copia dell’avvenuto ritrovamento del passaporto. Per maggiori informazioni circa la validità residua del passaporto richiesta per accedere in Giappone, si consiglia di contattare l’Ambasciata del Giappone a Roma o il Consolato giapponese a Milano.
Visto d’ingresso: Si
Se nel vostro voucher verrà indicata, nella sezione "Non comprende", la dicitura "Visto da fare obbligatoriamente in loco" allora il visto dovrà esser necessariamente fatto in aeroporto. In caso contrario sarà possibile fare il visto seguendo le istruzioni descritte in seguito nella sezione "Visto d'ingresso".
I cittadini italiani possono recarsi in Giappone senza visto per motivi di turismo e per un massimo di 90 giorni di permanenza. Per soggiorni superiori a 90 giorni sarà invece necessario munirsi di un visto, che potrà essere richiesto presso l’Ambasciata giapponese a Roma o il Consolato giapponese a Milano. I connazionali che intendano esercitare un'attività professionale in Giappone sull'obbligo di munirsi di apposito visto per motivi di lavoro prima di intraprendere un viaggio verso questo Paese.
La violazione delle leggi che regolano la materia dell'impiego in Giappone può comportare conseguenze che vanno da sanzioni pecuniarie, talvolta molto elevate, all'espulsione con divieto di reingresso ed all'arresto nei casi più gravi.
Informazioni piu' dettagliate possono essere chieste all'Ambasciata del Giappone a Roma o al Consolato Generale del Giappone a Milano. L'Ambasciata d'Italia a Tokyo è a disposizione in caso di richieste di informazioni su casi specifici (mail a consular.tokyo@esteri.it).
L'Ambasciata d'Italia a Tokyo resta a disposizione degli interessati in caso di richieste di ulteriori informazioni su casi specifici (mail a consular.tokyo@esteri.it).
Gli stranieri muniti di visto turistico, la cui permanenza in Giappone dovesse eccedere il limite temporale riportato sul visto medesimo, vengono sottoposti alle misure di cui sopra. Nei casi in cui motivi di forza maggiore impediscano il rientro del viaggiatore nei tempi previsti, si consiglia vivamente di recarsi con debito anticipo rispetto alla scadenza del visto presso gli Uffici dell’Immigrazione locali per richiedere la possibilità di una estensione del visto in possesso, il cui rilascio è comunque valutato - caso per caso - dalla predetta Autorità.
Si evidenzia la severità dei controlli di immigrazione alla frontiera. Al momento dell’ingresso nel Paese, sia presso i maggiori aeroporti, sia presso gli scali marittimi, le Autorità di Immigrazione possono richiedere dettagli precisi sulle destinazioni di viaggio, sulle prenotazioni alberghiere o sui voli di partenza dal Giappone. Può essere altresì richiesto di esibire contante sufficiente a coprire i costi della permanenza nel Paese (in proposito si tenga presente che la disponibilità di una carta di credito non è ritenuta una garanzia di per sé sufficiente).
Laddove le Autorità di Immigrazione rifiutino l’ingresso, il turista è chiamato a rifondere in toto le spese che l’Amministrazione giapponese deve sostenere durante il periodo di permanenza in frontiera, nonché a provvedere al pagamento delle spese di acquisto o di sostituzione del biglietto aereo ovvero quelle dovute al cambio della data di rientro di quello eventualmente in possesso. Si raccomanda pertanto di verificare con attenzione l’effettivo possesso degli elementi giustificativi predetti.
Viaggi all’estero dei minori
Dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Non saranno ammessi minori senza documenti, anche se il loro nome è presente sul passaporto dei genitori.
Viaggiatori con animali (cani e gatti)
Vige la quarantena; per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.maff.go.jp/aqs/english/.
Tali informazioni si riferiscono generalmente ai soli cittadini italiani e maggiorenni. Per qualsiasi situazione diversa (ad esempio minori, cittadini stranieri) sarà necessaria una verifica, da parte dei clienti direttamente interessati, presso le autorità competenti. Voyage Privé non è responsabile in caso di modifica della normativa vigente.
Formalità amministrative negli Stati Uniti —
Per le formalità amministrative più aggiornate ti invitiamo a consultare sempre "Viaggiare Sicuri", il sito ufficiale della Farnesina. Qui troverai anche informazioni utili sulle leggi locali, la tua sicurezza ed eventuali scadenze e obblighi riguardanti i documenti d'identità necessari. Se non sei cittadino italiano ti raccomandiamo di informarti in merito alle formalità amministrative presso la tua ambasciata. In particolare ai cittadini svizzeri chiediamo di informarsi in merito alle formalità amministrative visitando il sito del Dipartimento federale degli affari esteri.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
Passaporto: Sì
Necessario, con data di scadenza successiva alla data prevista per il rientro in Italia.
Per i cittadini di Corea del Nord, Iran, Libia, Siria, Somalia, Venezuela e Yemen sono in vigore le misure restrittive adottate il 24 settembre 2017.Per ulteriori informazioni sull’applicazione delle misure si consiglia di rivolgersi alle autorità diplomatiche e consolari americane in Italia e di consultare il seguente link del Dipartimento di Stato USA: https://travel.state.gov/content/travel/en/us-visas/visa-information-resources/presidential-proclamation-archive/RevisionatoPresidentialProclamation9645.html
I viaggi dagli Stati Uniti a Cuba (per tutti i viaggiatori anche non cittadini americani) restano soggetti a forti restrizioni (https://www.ecfr.gov/cgi-bin/text-idx?SID=b5ee59d94ee45bba6a049240298f1cff&mc=true&node=se31.3.515_1560&rgn=div8); non sono in particolare consentiti viaggi turistici a Cuba con partenza dagli Stati Uniti.
Visa Waiver Program
Il programma Visa Waiwer Programme consente a cittadini di 38 Paesi, tra cui l’Italia (cfr. https://www.dhs.gov/visa-waiver-program-requirements), di entrare negli Stati Uniti per motivi di affari e/o turismo per soggiorni non superiori a 90 giorni senza dover richiedere un visto d’ingresso. Per tutte le altre finalita’, e’ invece necessario richiedere il visto d’ingresso (cfr. infra). Per entrare negli Stati Uniti nell’ambito del programma "Viaggio senza Visto" (Visa Waiver Program) è necessario ottenere un'autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization). L'autorizzazione, che ha durata di due anni, o fino a scadenza del passaporto, va ottenuta prima di salire a bordo del mezzo di trasporto, aereo o navale, in rotta verso gli Stati Uniti accedendo, almeno 72 ore prima della partenza, tramite Internet al Sistema Elettronico per l’Autorizzazione al Viaggio (ESTA: Electronic System for Travel Authorization) - sito https://esta.cbp.dhs.gov. Il Programma ESTA ha subito alcune importanti modifiche a seguito dell’approvazione da parte del Congresso americano del ''Visa Waiver Program Improvement and Terrorist Travel Prevention Act of 2015'' (dicembre 2015), una legge che comporta nuove condizioni per chi intende viaggiare verso gli Stati Uniti in esenzione da visto. Si sintetizzano qui di seguito le misure di attuazione della nuova normativa, raccomandando anche a chi ha un ESTA in corso di validità di controllare attentamente, prima della partenza, i siti web delle Sedi diplomatiche e consolari statunitensi per verificare la sussistenza della possibilità di essere ammessi negli USA senza visto.
Le principali novità della normativa riguardano:
- dal 21 gennaio 2016 sono in vigore restrizioni per le seguenti categorie di viaggiatori di Paesi partecipanti al VWP, i quali per poter entrare negli Stati Uniti dovranno munirsi di regolare visto:
- cittadini di Paesi VWP che siano anche cittadini di Iran, Iraq, Siria e Sudan;
- dal 18 febbraio 2016 le restrizioni si applicano anche per gli individui che si sono recati, dal 1 marzo 2011 in poi, in uno dei seguenti Paesi: Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan e Yemen.
I funzionari di governo (''full-time'') e il personale militare di Paesi del VWP recatisi nei suindicati Stati per ragioni di servizio sono esclusi da tale restrizione.
Le autorità USA possono peraltro concedere eventuali ''eccezioni'' a tali restrizioni (valutando ''on a case by case basis'') per i richiedenti ESTA che rientrino in una delle seguenti categorie di viaggiatori:
1) Persone che hanno viaggiato in Iran, Iraq, Sudan o Siria
- per conto di ''international, regional, or sub-national organization on official duty'';
- per conto di ''humanitarian NGO on official duty'';
- in qualità di giornalista ''for reporting purposes''.
2) Persone che hanno viaggiato in Iran ''for legitimate business-related purposes'' a seguito della conclusione del ''Joint Comprehensive Plan of Action'' con l’Iran del 14 luglio 2015.
3) Persone che hanno viaggiato in Iraq ''for legitimate business-related purposes''.
4) Persone che hanno viaggiato in Iraq, Siria, Iran, Sudan, Libia, Somalia, or Yemen che mantengono “current Global Entry program membership”.
In tali casi, è fondamentale presentare alle Autorità USA tutti i documenti in grado di provare l'appartenenza ad una delle categorie indicate.
In tutti i casi dubbi, si raccomanda di contattare sempre le Autorità USA in Italia (Ambasciata e/o Consolati) e/o procedere alla richiesta del visto.
Per usufruire del programma "Visa Waiver Program" è necessario:
- essere in possesso di un passaporto elettronico. Dal 1° aprile 2016, per poter entrare nel territorio degli Stati Uniti in regime di esenzione del visto (attraverso l’ESTA), è introdotto il requisito obbligatorio del possesso di un passaporto elettronico contenente i dati biografici e biometrici del titolare. Si intende per “passaporto elettronico” il libretto dotato di microprocessore);
- viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo. Va tenuto ben presente che il soggiorno negli Stati Uniti sulla base di un ESTA non dà alcun titolo a svolgere attività remunerate, anche saltuarie (per cui occorrono specifici visti);
- rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni. La permanenza nel Paese oltre i 90 giorni può compromettere la possibilità di usare nuovamente il programma Visa Waiver. Si attira l’attenzione sul rigore con cui viene applicata la normativa vigente: anche pochi giorni di “Overstay” (permanenza in territorio statunitense oltre il consentito) possono comportare l’intervento delle Autorità americane che può arrivare sino alla detenzione anche per periodi prolungati e/o compromettere la possibilità di futuri ingressi nel Paese. A seguito di recenti casi, si segnala infine una particolare severità delle autorità lungo il confine terrestre tra lo Stato di Washington e il Canada e tra il Messico e gli Stati della California e del Texas.
- possedere un biglietto di ritorno.
In mancanza anche di uno dei suddetti requisiti, è necessario richiedere il visto presso l’Ambasciata o il Consolato USA presenti in Italia.
Le risposte che verranno fornite dal sistema “ESTA” potranno essere di tre tipi:
1)“Authorisation Approved”, nel caso di concessione dell’autorizzazione. L’autorizzazione sarà valida per due anni o fino a quando il passaporto del viaggiatore non scade e consentirà la possibilità di effettuare più viaggi negli Stati Uniti senza che per ognuno di essi sia necessaria una nuova registrazione on-line ed una conseguente nuova autorizzazione;
2) Travel not Authorized”, nel caso di diniego dell’autorizzazione. In tal caso occorrerà rivolgersi al Consolato americano per richiedere il visto.
3) “Authorization Pending”, nel caso in cui siano necessarie ulteriori informazioni ai fini del rilascio dell’autorizzazione.
L’“ESTA” (come già avviene attualmente in base al “Visa Waiver Program") non garantirà un’automatica ammissione in territorio americano che sarà lasciata alla discrezionalità delle competenti Autorità doganali e di frontiera.
Al fine di facilitare il processo di valutazione dei dati forniti con la registrazione, si consiglia di compilare il modulo ESTA con ampio anticipo.
Per maggiori informazioni riguardo il programma “ESTA” si consiglia di consultare direttamente il sito internet: www.cbp.gov./travel.
A complemento del programma di Sicurezza ESTA, un’ulteriore procedura è entrata in vigore dal 6 settembre 2010 denominata “Secure Flight Program”. Tale programma, sviluppato dall’Autorità statunitense TSA (Transportation Security Administration), si applica a tutti i passeggeri che viaggiano da/per e all’interno degli Stati Uniti. Il Secure Flight Program richiede che una serie di informazioni (cognome e nome, data di nascita, genere maschile o femminile) siano fornite per tutti i passeggeri che prenotano e acquistano biglietti per viaggi da/per o all'interno degli USA.
Informazioni complete e dettagliate su quanto è richiesto al passeggero sono reperibili consultando il sito: www.tsa.gov, o attraverso la compagnia aerea utilizzata o il proprio agente di viaggio.
Visto d’ingresso: Si
Se nel vostro voucher verrà indicata, nella sezione "Non comprende", la dicitura "Visto da fare obbligatoriamente in loco" allora il visto dovrà esser necessariamente fatto in aeroporto. In caso contrario sarà possibile fare il visto seguendo le istruzioni descritte in seguito nella sezione "Visto d'ingresso".
Vedi voce “Visa Waiver Program”. In mancanza anche di uno solo dei requisiti necessari per usufruire del "Viaggio senza Visto" è necessario richiedere il visto presso l’Ambasciata o il Consolato USA presenti in Italia.
Tutti i cittadini italiani che entrano nel Paese, in esenzione di visto “Visa Waiver Program” o con visto USA di una delle seguenti categorie:
- B1/B2 affari o turismo per periodi di permanenza superiori ai 90 giorni o per sanare precedenti situazioni irregolari;
- F/M/J/Q -studenti, studiosi, ricercatori, scienziati, anche in ambito di scambi culturali;
- H/L/O/P- lavoratori temporanei;
- C1- in transito verso paesi terzi;
- C1/D -equipaggi d’aerei o navi;
- R- (religiosi);
- I - (giornalisti);
- E - (operatori economici e commerciali)
sono soggetti nell’ambito del programma “US-VISIT” all’acquisizione delle impronte digitali (indice sinistro e destro) e della fotografia digitale all’arrivo alle frontiere americane (aeroporti e porti e in futuro anche alle frontiere terrestri).
Respingimenti
In presenza di problematiche amministrative derivanti da precedenti soggiorni negli Stati Uniti (es. multe per eccesso di velocità, superamento del periodo di permanenza concesso in precedenti viaggi, ecc.) o di elementi che indicano l’intendimento di titolari di ESTA di fare ingresso negli Stati Uniti per motivi diversi da quelli previsti (affare e/o turismo), gli stranieri in arrivo negli aeroporti USA possono essere respinti (e/o sottoposti a misure detentive anche prolungate), con gravi disagi per il viaggiatore che dovrà rientrare nel proprio Paese a proprie spese. Al fine di evitare tali situazioni, si raccomanda ai connazionali che ritengano di poter avere problemi di accesso negli Stati Uniti per i motivi di cui sopra, di chiedere preventivamente il visto d'ingresso agli Uffici Consolari USA presenti in Italia. Per informazioni relative al visto di ingresso, consultare la scheda alla voce “Visto d’ingresso”
Controllo dei passeggeri
Nei maggiori scali aeroportuali degli Stati Uniti sono stati introdotti per il controllo passeggeri veri e propri “body scanners”, sistemi accurati di controllo elettronico a bassa emissione di raggi X. I passeggeri che non intendano sottoporsi a tale tipo di controllo possono chiedere di essere sottoposti a quello “pat down” (cioè perquisizione fisica manuale).
Si consiglia, inoltre, di verificare attentamente la lista degli articoli ammessi o vietati a bordo consultando la compagnia aerea utilizzata.
Si ricorda infine l'obbligo, per i possessori di "carta verde", di risiedere negli Stati Uniti per almeno 6 mesi nel corso dell'anno, e di segnalare alle Autorità d'immigrazione le eventuali variazioni di residenza durante la permanenza nel Paese e di verificare la normativa prevista per le persone con carte verdi in corso di rinnovo (https://www.uscis.gov/green-card/after-green-card-granted/international-travel-permanent-resident).
Viaggi all’estero dei minori
Dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani che viaggiano devono essere muniti di documento di viaggio individuale. Non saranno ammessi minori senza documenti, anche se il loro nome è presente sul passaporto dei genitori. Tali informazioni si riferiscono generalmente ai soli cittadini italiani e maggiorenni. Per qualsiasi situazione diversa (ad esempio minori, cittadini stranieri) sarà necessaria una verifica, da parte dei clienti direttamente interessati, presso le autorità competenti. Voyage Privé non è responsabile in caso di modifica della normativa vigente.